F.A.Q.
Ecco le principali domande che ci vengono rivolte abitualmente… e tutte le nostre risposte,
frutto di lunghi anni di esperienze. Orientati facilmente nel mondo della resina e se non trovi quello che cerchi,
scrivici direttamente tramite il form predisposto.
Ti risponderemo personalmente.
Certamente sì. Fissa un appuntamento con il nostro rivenditore presso il suo showroom, oppure compila il form con le informazioni necessarie per ricevere un preventivo personalizzato e gratuito.
Questo dipende dalle condizioni del supporto, dell’ambiente e dall’effetto decorativo che hai scelto. In linea di massima, si può dire che in circa 5 giorni si può completare l’intero ciclo applicativo.
Questo dipende da alcuni fattori, ma generalmente il giorno successivo alla consegna dei lavori il pavimento sarà già pedonabile. Tuttavia, ricordati che maturerà le sue massime prestazioni dopo circa una settimana. Chiedi all’applicatore come proteggerlo adeguatamente durante tale periodo.
Come garanzia di riproducibilità del lavoro commissionato, ti raccomandiamo di scegliere tra i 24 colori e le 6 collezioni a catalogo. Tuttavia, in accordo con l’applicatore, è possibile realizzare personalizzazioni sulla base di richieste specifiche e previa approvazione di una campionatura.
Il catalogo è sempre disponibile on line. Per averne una copia cartacea ti dovrai recare presso lo showroom del nostro rivenditore più vicino.
Praticamente in tutti gli spazi residenziali e commerciali. Grazie alla varietà di prodotti e di collezioni a catalogo, siamo in grado di realizzare pavimenti e rivestimenti adatti per ogni esigenza.
Sconsigliamo decisamente questa possibilità. L’analisi del supporto esistente, la definizione del ciclo applicativo e la sua corretta applicazione richiedono professionisti preparati, dotati di attrezzature adeguate e competenze specifiche in grado di gestire le problematiche di cantiere. La realizzazione di un’opera destinata a durare nel tempo non può essere affidata a operatori improvvisati o non qualificati.
Sulla base del supporto e delle esigenze prestazionali ed estetiche, l’applicatore progetta il ciclo applicativo più idoneo a quanto richiesto dal cliente. Generalmente il ciclo è composto da quattro fasi di lavorazione: la preparazione del sottofondo esistente; la realizzazione del supporto strutturale; la stesura dello strato decorativo colorato; la protezione finale tramite finitura trasparente.
La resina è un sistema complesso costituito da varie fasi di lavoro che coinvolgono differenti prodotti. Abitualmente le resine liquide si applicano a rullo o a spatola; le resine caricate o dense si applicano mediante spatola dentata o liscia, a seconda dei prodotti.
Lo spessore dipende dal ciclo realizzato. Comunque nella maggioranza dei casi, lo spessore medio di riferimento è di circa 3 mm. Si tratta di uno spessore molto basso che consente di evitare problemi di altezze tra pavimenti diversi o di interferenze su porte, serramenti, impianti ed elementi architettonici.
Il costo dipende da diverse variabili, le principali delle quali sono lo stato del supporto di partenza (migliore è, meno costa) e lo sviluppo complessivo della superficie (più è grande e lineare, meno costa). Il costo definitivo ti potrà essere formulato dall’applicatore solo dopo un attento sopralluogo e dopo l’individuazione di un preciso ciclo di lavorazione. In generale, i costi possono essere comparati economicamente a quelli di gres, marmi o parquet di elevato profilo.
Diciamo su tantissimi supporti, ma non proprio su tutti. Sarà necessario verificare caso per caso le caratteristiche di ogni specifico supporto per la destinazione d’uso alla quale hai pensato. Fondi nuovi devono essere maturi, coesi, stabili, planari. Considera comunque, in linea di massima, di poter rivestire cementi, intonaci, piastrelle, marmi, mosaici, mobili in legno, laminato, vetro, cartongesso, metallo e tanto altro ancora. Non risultano idonei materiali come gomma o linoleum in quanto troppo elastici o altri non sufficientemente strutturati (polistirolo). In ogni caso un confronto con il nostro rivenditore o con l’applicatore potrà chiarirti definitivamente la reale fattibilità del progetto che hai in mente.
Certamente sì. Con l’opportuno utilizzo di tecniche e prodotti specifici si può ottenere una gradevole e funzionale continuità tra i piani orizzontali e piani verticali, tipici e imprescindibili in ambiente bagno.
Questa percezione è del tutto normale in quanto dovuta all’effetto della riflessione della luce che incide su due superfici inclinate tra loro di 90°. Tale effetto non ha nulla a che vedere con la resina in sé, ma dipende soltanto dal punto di osservazione di chi guarda.
Certamente sì. La scala rappresenta uno dei manufatti più richiesti dai clienti e più valorizzati dall’applicazione della resina. È un vero corpo che prende vita con un rivestimento monolitico applicato su misura.
Considera tuttavia che gli spigoli dei gradini sono elementi molto sollecitati in caso di uso intensivo per cui, in questi casi, l’applicatore valuterà la messa in opera di specifici profili paraspigolo.
Sì, senza problemi. Con una preparazione specifica per ogni tipo di supporto è possibile ottenere gli stessi effetti decorativi realizzati a pavimento o a parete. Rivestire in resina i mobili e gli elementi di design rappresenta una richiesta con trend in forte crescita.
Certamente sì. Considera che il bagno rappresenta in assoluto l’ambiente più valorizzato da un rivestimento in resina. La sua richiesta è diventata un mantra per la maggior parte dei progettisti che possono finalmente eliminare i limiti e le geometrie imposte da fughe e piastrelle. Le superfici risulteranno continue e impermeabili, facilmente pulibili e resistenti alle macchie. Ricorda tuttavia che il bagno è l’ambiente che concentra le maggiori difficoltà realizzative e che richiede quindi un’attenta analisi e una scrupolosa realizzazione da parte dell’applicatore, con un costo proporzionale.
Certamente! Questa possibilità costituisce uno dei punti di forza della resina. Non sono necessarie costose e invasive opere di demolizione, smaltimento delle macerie e ricostruzione del sottofondo. Una specifica preparazione permetterà di ottenere un’ottima adesione al vecchio pavimento e di realizzare il tuo effetto preferito, dimenticando tutte le fughe preesistenti. Il basso spessore applicato ti consentirà inoltre di non modificare porte ed elementi architettonici. Puoi rinnovare la tua casa senza litigare con i vicini grazie a un intervento a basso impatto.
Considerando il suo limitato spessore (3 mm) e l’alto grado di conducibilità termica, la resina rappresenta la migliore soluzione per massimizzare l’efficienza del pavimento radiante. Un attento sopralluogo dell’applicatore consentirà di accertare il corretto stato del sottofondo dopo l’effettuazione del classico ciclo di accensione e spegnimento dell’impianto prima della posa della resina. Questa operazione consentirà di scongiurare l’eventualità di possibili crepe generate da una scorretta messa in esercizio dell’impianto.
Non preoccuparti di questo e di altri aspetti tecnici. Un sopralluogo gratuito e senza impegno da parte di un applicatore qualificato e da noi formato ti consentirà di eliminare tutti i dubbi e le incertezze al riguardo. Tu dovrai concentrarti soltanto sulle molte possibilità di finitura offerte dalle nostre 6 collezioni, ciascuna disponibile in tanti colori di tendenza!
Purtroppo no. Il gres è oggi il materiale per edilizia più duro essendo prodotto in impianti industriali con cottura a oltre 1.000°C. Tuttavia, la resina (specialmente il Milestone che è dotato di cariche di carbonio) è così resistente che si colloca per prestazioni molto vicino al gres. Anche la resina viene scelta per destinazioni molto esigenti offrendo in più una soluzione senza fughe e con minore impatto ambientale. Ha inoltre un’ottima resistenza all’usura e agli urti di oggetti.
Solitamente il pavimento è calpestabile dal giorno successivo al termine dei lavori. Tuttavia, in caso di attività di altri artigiani, occorre preservare la sua integrità con molta attenzione. È raccomandabile coprirlo con un materiale protettivo (possibilmente tessuto o cartone) robusto e pulito, in modo da evitare graffi sulla superficie. In queste fasi si richiede un’attenzione similare a quella messa in atto per pavimenti in parquet.
Come ogni altro materiale da pavimento, anche la resina è soggetta ad usura in maniera proporzionale al traffico e all’uso a cui viene sottoposta. La sua resistenza è decisamente superiore a quella del parquet e paragonabile a quella di pietra o marmo, ma con il grande vantaggio dell’impermeabilità (oltre alla bellezza esteriore). Il decadimento estetico causato da abrasioni e graffi costituisce una caratteristica normale del prodotto e del suo ciclo di vita. Comunque, per ridurre e ritardare questa prospettiva, ti consigliamo di anteporre alle pavimentazioni in resina opportuni zerbini che trattengano sassolini e impurità.
Considera che, similmente al parquet, il pavimento in resina può essere facilmente rinnovato con un semplice intervento di manutenzione.
Non proprio. Il pavimento in resina non assorbe come i materiali porosi, ma, sotto l’azione di alcune sostanze, potrebbe comunque macchiarsi superficialmente a livello della finitura trasparente. Nella maggior parte dei casi il passaggio di un panno bagnato con acqua tiepida o con un detergente neutro risolverà il problema. Nei casi più gravi potrebbe essere necessario ripristinare la finitura trasparente.
Difficile rispondere a questa domanda in maniera assoluta, anche per la soggettività del termine “durata”. In generale la prospettiva di vita di un pavimento in resina è paragonabile a quella di una piastrella (cioè illimitata) poiché i suoi componenti restano inalterati nel tempo.
Tuttavia, le sollecitazioni esterne provocano un deterioramento tanto più rapido quanto più frequenti e stressanti si presentano. Solitamente un pavimento in resina dura parecchi anni, durante i quali perderà un poco in estetica e molto meno in prestazioni. Rinnovarlo è comunque abbastanza semplice ed economico: basterà applicare un nuovo strato di finitura trasparente per farlo tornare come nuovo. Solo in casi estremi sarà necessario ritoccare anche lo strato decorativo colorato.
Certamente, anche per questa evenienza c’è una ragionevole soluzione. Valutato il danno, l’applicatore eseguirà la riparazione secondo le regole dell’arte e nel rispetto dell’estetica esistente. Generalmente tale intervento richiederà poco tempo e una spesa limitata. Tuttavia, va segnalato che a volte, nonostante la professionalità dell’applicatore e il rispetto delle procedure, un intervento molto localizzato o a macchia di leopardo potrebbe rimanere percepibile alla vista. In questi casi l’unica soluzione valida rimane il rifacimento di una superficie più ampia possibilmente coincidente con un intero ambiente.
Il pavimento in resina può essere riportato allo stato originale con un intervento tecnicamente semplice ed economicamente conveniente. In sintesi, si tratta di una leggera carteggiatura seguita da una nuova applicazione dello strato trasparente (operazione simile alla lamatura del parquet) che rinnoverà la finitura desiderata (lucida, satinata od opaca). Considera inoltre che, se lo vorrai, senza necessità di riapplicare l’intero ciclo, potrai anche eventualmente cambiare il layout del pavimento variandone il colore o l’aspetto finale con la nuova stesura del solo strato decorativo e del top coating. Quest’ultima possibilità è particolarmente interessante, oltreché per il cliente privato, soprattutto per i locali commerciali che hanno necessità di rinnovarsi frequentemente con costi e tempi abbordabili.
No, è sufficiente seguire alcune indicazioni generali, come utilizzare un panno morbido bagnato con acqua tiepida e detergente neutro. Solitamente i prodotti e le tecniche adottate per il parquet vanno bene anche per un pavimento in resina. La resina ti garantisce una superficie continua, inassorbente e senza fughe (caratteristiche importanti sotto il profilo igienico) che semplifica enormemente le operazioni di pulizia e sanificazione. Evita l’utilizzo del vapore o di prodotti chimici aggressivi che, a lungo andare, potrebbero rovinare la finitura trasparente. Se desideri conferire un ulteriore grado di protezione al pavimento puoi applicare una cera di mantenimento che funziona come strato sacrificale, ma rigenerabile.
Certamente sì. Si tratta di una caratteristica che puoi definire in fase di progetto della pavimentazione e che solitamente viene richiesta per l’ambiente bagno o per il piatto doccia. Incrementare le proprietà antiscivolo non è un problema. Basta infatti aggiungere uno speciale additivo alla finitura protettiva trasparente. Considera che è sempre meglio far realizzare una campionatura reale per valutare l’effetto ottenuto prima di procedere sul pavimento.
La risposta va articolata. Durante la fase di lavorazione la resina può rilasciare limitate emissioni di sostanze volatili con odori caratteristici a seconda dei vari prodotti. Per questo motivo gli applicatori devono operare seguendo le indicazioni delle schede di sicurezza e aerare gli ambienti a lavori finiti.
A catalisi e indurimento avvenuti, la resina diventa assolutamente inerte, stabile, non tossica ed esente da odori. Per questi motivi è addirittura raccomandata per tutti gli ambienti particolarmente esigenti in materia di tutela della salute e di sicurezza alimentare.
Assolutamente no. Con un intervento molto contenuto quanto a durata e costo, l’applicatore stenderà un nuovo strato di prodotto decorativo colorato e di finitura protettiva trasparente. Potrai confermare l’aspetto estetico già presente cambiandone solo il colore finale oppure approfittarne per scegliere un altro effetto. Queste possibilità sono particolarmente interessanti, oltreché per il cliente privato, soprattutto per i locali commerciali che hanno necessità di rinnovarsi frequentemente con costi e tempi abbordabili.
La resina darà al tuo pavimento, rivestimento o mobile un aspetto uniforme, monolitico, materico, senza fughe o giunture impreziosendolo con una lavorazione interamente manuale che ne attesta ricercatezza ed esclusività. L’ambiente comunicherà una sensazione di eleganza e di maggiore spazio, in linea con le migliori tendenze dell’architettura contemporanea. Ogni pavimento in resina è un’opera unica, ideale per chi desidera uno spazio tagliato su misura, colorato e irripetibile.
La resina è versatile!! Può essere applicata su vecchi e nuovi supporti, senza demolire le superfici esistenti e quindi senza disagi per te e per i tuoi vicini. In caso di ristrutturazioni, grazie al suo basso spessore, non dovrai intervenire su porte e serramenti.
La resina è adatta per tutti gli ambienti, anche per quelli difficili, umidi o sollecitati, come un bagno o un ristorante. È impermeabile, offre ottime resistenze chimiche e meccaniche, protegge dalla minaccia di batteri e muffe, facilita la pulizia e l’igiene grazie all’assenza di fughe. Ha anche un’ottima conducibilità termica per cui è estremamente indicata per pavimenti riscaldati. In base all’esigenza può essere facilmente rinnovata nel tempo.
Deve essere realizzata da un professionista qualificato che sappia gestire tutte le fasi del lavoro (in particolare la preparazione del supporto), in sinergia con la nostra azienda. La durezza della resina è inferiore a quella del gres, ma paragonabile a quella della pietra naturale. Non è indistruttibile (ma quale materiale lo è?!) per cui dopo alcuni anni, a seconda dell’usura, deve essere rinnovata (in realtà questo è anche un elemento positivo!). La resina non è un singolo prodotto ma un sistema, per cui tempi di posa, fasi di lavoro e costi sono più impegnativi rispetto ai materiali tradizionali. Si tratta di un’opera artigianale non riproducibile industrialmente per cui va considerata la possibilità di leggere disomogeneità dovute al processo creativo interamente manuale.